Il programma di recupero e utilizzo educativo di paesi abbandonati punta ad un avvicinamento alla vita rurale dei giovani che, per la maggior parte, vivono nel mondo urbano, favorendo il miglioramento dei comportamenti che assicurano l’equilibrio futuro tra l’uomo e ciò che lo circonda. In più, contempla il lavoro in vari ambiti: ambiente, salute, rispetto e convivenza, recupero culturale e fisico, lasciando un impronta speciale nell’educazione ambientale e il riconoscimento dell’importanza dell’ambiente nella vita delle persone e nello sviluppo della società, così come la necessità di prendere decisioni e agire in modo tale da evitare il suo deterioramento. Si sviluppa in tre paesini: Búbal (Huesca), Granadilla (Cáceres) e Umbralejo (Guadalajara).
Alcuni nostri studenti hanno vissuto questa esperienza, che si svolge nei mesi di luglio e agosto, due di loro, Andrea Mameli e Virginia Liviabella ci raccontano l’esperienza che hanno vissuto:
La nostra giornata tipo era composta da vari momenti: dopo la colazione avevamo i lavori, nei quali lavoravamo fino a mezzogiorno. Dopo aver mangiato avevamo i laboratori, che si sviluppavano in vari ambiti: piante medicinali, apicultura, ceramiche, lavori da panieraio, linguaggio dei segni, sensazioni della natura… dopo i laboratori avevamo tutta la sera libera per socializzare con gli altri ragazzi.
Oltre ad essere un’esperienza utile per migliorare il nostro spagnolo e per conoscere diverse forme di vita rispetto a quelle a cui siamo abituati, è stata anche un esperienza toccante dal punto di vista affettivo. Adesso abbiamo molti amici e molte porte di casa aperte in tutta la Spagna, e allo stesso tempo altri 48 ragazzi spagnoli sanno che in ogni momento hanno amici dall’altra parte del Mediterraneo.
Per fortuna, essendo parte dell’Azione Educativa della Spagna all’Estero abbiamo potuto far parte di questo programma, quando si apriranno i prossimi inviti vi avviseremo.